domenica 26 settembre 2010

Genio, incompreso

Occorrente:
1 pene;
1 carta d’identità valida per l’espatrio;
2 ragazze di nazionalità diversa dalla propria;
1 amico stupido;
1 quaderno e/o blocco da disegno;
1 casale in campagna che avrebbe bisogno di essere ristrutturato ma non importa;
1 (almeno) parete interamente occupata da libri;
6 figli;
1 lutto.

lunedì 20 settembre 2010

Che è(,) il Burundi?

"Sembre che stia per ricominciare la guerra civile".
Immagino che siano molto poche le volte in cui ci si può sentir rispondere una roba del genere, in assoluta serietà.
Siamo in un ristorante sul lago a festeggiare il compleanno di qualcuno. Sono quasi le quattro e del pomeriggio e ci aspetta ancora la frittura di pesce. Gli altri invitati parlano di gente che non conosco - non li ascolto. Seduto accanto a me c'è M. Se io non so bene di cosa parlino gli altri, lui non ne ha idea. Se ne sta in silenzio a giocare con le molliche di pane sparse sulla tovaglia, finché non gli chiedo come sono andate le elezioni. Mi risponde quella roba qui sopra, sulla guerra civile, e aggiunge: "L'altra settimana un gruppo di uomini armati ha circondato degli operai che lavoravano la terra del Presidente. Li accusavano di lavorare per il Presidente. In pieno giorno, ne hanno ammazzati nove".
M. chiama gli agricoltori "operai". Viene dal Burundi, dove è successo quello che mi ha raccontato.

sabato 18 settembre 2010

Cioranerie 3

La poubelle agréée. L'AMA, o il Comune, o tutti e due, o chi altro mi obbliga [nel senso proprio di "o questo o l'immondizia la lasci negli angoli, ché leviamo i cassonetti, ci sono i 'punti mobili di raccolta', vai a portare la spazzatura a loro' - a quando il primo caso di anziana donna sola trovata morta nel proprio appartamento dopo che i vicini si lamentavano della puzza e hanno chiamato il figlio che ha aperto la porta e ha visto un mucchio di immondizia e ha detto "ah, bene, non è andata a buttare la spazzatura" e poi sotto il mucchio ha trovato la vecchia morta?] mi obbliga, dicevo, a fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Carta | Vetro, plastica, metallo | Materiali non riciclabili | Rifiuti organici. Come posso non pensare alla morte e a quello che (non) verrà dopo (?) se devo fermarmi a riflettere sul posto che occupa un cotton fioc usato, ogni cotton fioc usato? 

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Grammar Nazi. Un mendicante chiede "Una moneta da mangiare". Pensare "O ci metti una virgola o cambi la preposizione".

domenica 12 settembre 2010

[Il racconto del mese #10]

Siamo arrivati ai numeri a due cifre! Chi l'avrebbe mai detto?
Noi no di certo - ci diamo di continuo per spacciati. E invece eccoci, sopravvissuti addirittura a Cossiga.
Ma il merito non è certo nostro. Siete voi, con i vostri racconti, a permetterci di esistere. Voi siete le Star.
E con voi oggi intendiamo Alessandro Milanese [ve lo ricorderete], che ci ha mandato un racconto che si chiama Cheerleader come la canzone dei Grizzly Bear e è l'ideale per l'ultimo giorno di vacanza, prima che riaprano le scuole. 
Lo leggete cliccando qui sotto o qui, poi via a finire di fare i compiti.



Vuoi essere il prossimo bersaglio delle avances di Bruno Vespa? Manda il tuo racconto a lacollanadellaregina@gmail.com.

giovedì 2 settembre 2010

Le prove dell'esistenza di Topolino



"Io, bambino com'ero, ne restavo assai impressionato e stupito."
- F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov

Ho ricevuto una Solida Educazione Cattolica. Uno zio prete, due genitori con un passato da catechisti, la messa ogni domenica che ha fatto Cristo, campi scuola parrocchiali [prima accompagnando i miei, poi da solo], due ore a settimana di catechismo in preparazione alla comunione [con l'aggravante di una catechista che era anche la mia maestra di italiano alle elementari, che spesso nelle ore in cui avrebbe dovuto spiegarci l'analisi logica ci parlava dell'Annunciazione - mai viceversa] e poi alla cresima [con l'aggravante di una catechista che era anche mia zia].
Non c'è bisogno di dire dei segni che tutto questo ha lasciato in me [e con "in me" non intendo certo "nel mio culo"], né che intorno ai quattordici anni ho sentito la necessità di leggere Voltaire e Nietzsche e di dire a un confessore: "Padre, il mio peccato è che non ho fede" - e non confessarmi mai più.
La mia separazione dalla Madre Chiesa è stata lenta, graduale e più tranquilla di quanto potessi mai sperare. Probabilmete mio zio prega perché la mia anima non bruci all'Inferno [non me l'ha mai assicurato] e mia madre ogni tanto borbotta "Certo, tu sei ateo!" come se dicesse "sei una testa di cazzo" [perché "testa di cazzo" è quello che vuole intendere veramente], ma ho avuto più problemi ad accettare di aver trascorso un bel pezzo della mia infanzia facendo cose che non hanno più senso per me ora, e facendole con passione e impegno [io ero quello che al catechismo scriveva le preghiere più belle, quelle che venivano lette a messa, nella pausa tra l'eucarestia e la benedizione finale]. 
Ho avuto anche qualche difficolatà a stabilire il grado di separazione. All'inizio pensavo che la fede fosse un dono che io non avevo ricevuto [che è il modo più cristiano di risolvere la faccenda]; poi di poter credere in Dio ma non nella religione come istituzione; poi di credere in Qualcosa, un'entità superiore che poteva essere di tutto, all'occorrenza. Dopo ho cercato di capire se dovessi definirmi ateo o agnostico, finché la risposta a questa domanda non è diventata "Chissenefrega" [risposta da agnostico?]. Alla fine, ho stabilito che il motivo per cui non posso essere religioso - il motivo base, quello da cui dipendono tutti gli altri miei dubbi - è che non posso evitare di pensare che Dio [qualunque dio] e la religione [una qualsiasi] siano un prodotto dell'uomo, e che non si possa pensar questo e contemporaneamente avere la certezza di essere parte del Creato. Si potrebbe obiettare che sì, è ovvio che la religione è un prodotto dell'uomo, ma ciò non toglie che alla base ci sia qualcosa di autentico e trascendente [il Dito che ha schiacciato il pulsante del Big Bang]. Che [a parte che al massimo si può parlare di "autentico spirito religioso", e che uno spirito religioso non può essere all'origine dello stesso Qualcosa che dovrebbe originarlo] è come dire che i romanzi di Liala sono paraletteratura ma ehi!, in principio era Omero.  

Ci credete che ho pensato quasi solo a queste cose mentre ero a Disneyland Paris?