lunedì 12 aprile 2010

God hates us all



D: Dunque, da cosa possiamo cominciare? OK, intanto diamo il benvenuto a Laura Del Fiore. Ciao Laura.

R: Ciao ragazzi.

D: Laura Del Fiore, per chi non lo sapesse - ma chi non lo sa? - è la protagonista della fiction di successo di Raiuno Tutti Pazzi Per Amore, giunta alla seconda stagione. Giusto?

R: Esatto.

D: Ma oggi siamo qui per parlare del suo libro, perché Laura è anche scrittrice. Il libro si chiama Innamorate pazze, è edito da Rizzoli per la collana 24/7 e da poco è uscito in libreria. Allora, Laura, intanto ti chiedo perché sei passata a Rizzoli, lasciando l'editore che, nella serie, ti ha portata al successo, Castoni.

R: Beh, ecco, è più semplice di quanto si pensi. Castoni mi ha scoperta e gli devo il mio successo come autrice, ma in effetti non aveva una giusta distribuzione. A livello nazionale, dico. Principalmente, poi, è che non esiste.

D: Stai dicendo che una casa editrice senza una adeguata distribuzione è come se non esistesse?

R: No, no. Cioè, volevo dire che Castoni, come casa editrice, proprio non esiste.


D: Bene. Allora, Laura, veniamo a te. Veniamo alla scrittrice Laura Del Fiore. Ti abbiamo visto curare la rubrica della posta del cuore per la rivista femminile per cui lavori, ma come è stato cimentarsi con la stesura di un libro?

R: Oddio, questo proprio non te lo so dire.

D: Immagino. Scrivere un libro avrà i suoi pro e contro. Sentimenti contrastanti. 

R: Immagino. Il fatto è che il libro non l'ho scritto io, quindi non ti so dire come è stato scriverlo. 

D: Ci stai dicendo che non hai scritto il tuo libro?

R: No. Voglio dire, mi sembra piuttosto ovvio. Io sono un personaggio di finzione. Per il libro hanno preso un ghost writer. Per quanto ne so potrebbe essere lo stesso che usano per Bruno Vespa.

D: Bruno Vespa credo pubblichi con Mondadori.

R: Vedi? Non ne so proprio niente di queste cose. Conosco solo Castoni. Ah, e una ventina di piccole case editrici indipendenti, che potrebbero essere inventate come reali. 

D: Allora la domanda sulle tue abitudini di scrittura la devo depennare.

R: No, a questa posso rispondere. Io in genere scrivo nelle scene in cui mi si vede scrivere. Di solito è un montaggio alternato: ci sono io che scrivo e le reazioni di altri che leggono quello che sto scrivendo. Sai, per un contatto diretto coi lettori. Se no ci sono sempre io che scrivo e gli altri personaggi che fanno altre cose, e quello che sto scrivendo serve da commento. A proposito di commento, ovviamente spesso scrivo con una musica di sottofondo.

D: Che tipo di musica?

R: Ma, non lo so. Non la scelgo io. 

D: Puoi raccontarci qualcosa del libro? Qualche episodio divertente?

R: No, mi dispiace. Aspetta, però, fammici pensare. No, no. Non posso dire nulla - non ci sono scene in cui leggo il mio libro. Del resto, sarebbe stupido.

D: Cosa? Leggere il tuo libro?

R: No, volevo dire: io che leggo il mio libro. Anche se, insomma...

D: Cosa?

R: Niente, niente. Però, dài, ce ne vuole per andare a spendere sedici euro per un libro firmato da un personaggio di finzione, che potrebbe essere stato scritto un quarantenne obeso di Gallarate che vive a casa con la madre e impaglia scoiattoli.

D: Lo sai che ti potrebbe arrivare una querela dalla Rizzoli, sì?

R: Allora non ci siamo capiti: io non esisto veramente. Non sono reale. A chi la mandano la querela? A Laura Del Fiore residente in Via degli Unicorni, un fantastiliardo?

D: Vabbe', Laura, abbiamo capito. Ma, insomma, il tuo non è mica il primo libro firmato da uno che non esiste. E poi tutti i discrosi sull'autore, sul peso del nome dello scrittore, la morte dell'autore. E' comunque più importante il testo dell'autore, e, secondo alcuni, lettore  e autore sono pari nella creazione dell'opera letteraria.

R: Senti bella, queste stronzate saranno pure vere, ma non valgono certo per un libretto da due soldi il cui unico selling point è il mio nome in copertina.

D: Sì, ma non è che adesso perché non esisti sei pure libera di fare la stronza.

R: Non mi sembra...

D: No, davvero. Anzi, sai che ti dico?  

R: 

D: Laura? Laura Del Fiore?

R: 

1 commenti:

federico ha detto...

"...ma in effetti non aveva una giusta distribuzione. A livello nazionale, dico. Principalmente, poi, è che non esiste."

a questo sono morto dalle risate, sto ancora morendo... :D