venerdì 29 gennaio 2010

Anche i boa strangolano

Ieri sera ho masterizzato un disco mp3 [è così che dicono i ragazzi?] da ascoltare in macchina e sono andato da Blockbuster.
Già dal parcheggio sembrava ci fosse più gente di quanta mi sarei aspettato di trovare alle sei di un giovedì qualunque. Appena sono entrato ho riconosciuto uno, alla cassa, un mio compagno di classe del liceo. Nonostante fosse di spalle e non lo avessi più visto [di spalle o di fronte] da almeno un paio d'anni, non ho avuto il minimo dubbio che fosse lui. Stesso cappotto, stesso taglio di capelli dei tempi della scuola: era lui, e io di corsa sono andato a nascondermi tra gli scaffali, sperando che non si fosse accorto di me. A dir la verità ne ero sicuro, e il fatto che fosse alla cassa mi tranquillizzava perché voleva dire che se ne astava andando. Mi sono già ritrovato in situazioni simili: so cosa fare.
Ovviamente le copie di Up erano tutte già prese. Ho ripiegato sull'ultimo Tarantino, ché tanto volevo rivederlo in versione originale.
Quando è arrivato il mio turno alla cassa, mentre cercavo la tessera nel portafogli, ho avvertito la presenza di qualcuno dietro di me. Imprudentemente mi sono voltato e l'ho guardato, lui, l'ho guardato bene. In quella frazione di secondo aveva la testa girata dall'altra parte così non mi ha visto. Era come in quel film coreano col tizio che in carcere impara a diventare invisibile - se non mi ricordo male. Era difficile che non mi riconoscesse: stesso cappotto anch'io. La barba e gli occhiali non credevo che sarebbero bastati a nascondermi.
La cassiera ci ha messo una vita. Mi ha dato il resto. Mi ha dato lo scontrino. Era lentissima. Ha detto: "Va riconnsegnato entro sabato mattina". Io ho detto: "Grazie, ciao", e sono uscito. Mentre la porta si chiudeva ho sentito lui che diceva: "Prendo questo". Ho sentito la sua voce.
In macchina ho alzato il volume per l'unica canzone di tutto il disco che volevo veramente ascoltare. Si chiama Silver Soul, è dei Beach House. Secondo me è perfetta. [All'inizio volevo scrivere solo della canzone, invece sto scrivendo un po' di me. Non so che dire].
Il vocabolario dice che la perfezione è "il grado qualitativo più elevato, tale da escludere qualsiasi difetto e spesso identificabile con l'assolutezza o la massima compiutezza." Viene dal latino perfectionem, derivato da perfectum, "compiuto" [participio passato di perficere, composto di per, "fino in fondo", e facere, "fare"]. Il contrario di perfezione è imperfezione.
Ieri sera ho pensato che il contrario di perfezione è anche quando tutto è assoluto, tutto è compiuto, senza ostacoli, solo che è vuoto. Quando tutto quello che fai, che fai sempre, tutti i giorni, serve a una cosa che non sai cos'è, ma se ci pensi scopri che è sbagliata. Quando fai fino in fondo e il fondo è un buco nero.

Ho sentito qualcuno dire che uno dei modi più "umani" di uccidere un uomo è lo strangolamento, per via dei pollici opponibili. Però anche i boa strangolano, e dato che loro non hanno pollici, né mani, né niente, c'è da dubitare che siano gli unici altri animali oltre l'uomo capaci di farlo. Forse solo i pesci è davvero impossibile che ci riescano.
Quando si dice "animali" non mi vengono mai in mente, i pesci.

2 commenti:

enzo ha detto...

Perché non volevi farti vedere dal tuo compagno di scuola?
ciao

mt ha detto...

se l'avessi saputo non avrei scritto il post : )